L’Italia non è solo pasta e risotti. La polenta ha riscaldato i cuori nei momenti freddi; è stata utilizzata quando il pane non c’era. E’ il simbolo dell’eroismo di chi, quando la dispensa era vuota, ha dato comunque da mangiare. Polenta ti stimo. Questa è una ricetta base che vi consentirà di mangiarla cotta. In alternativa, fredda, si presta a essere fritta o piastrata, oppure, semplicemente, riscaldata al forno.
Tempo di cottura:50 minuti
Polenta : ingredienti
Polenta: 350g | Acqua: 1500ml |
Sale grosso: 12g (1 cucchiaio raso) |
Per questa cottura vi consiglio una pentola antiaderente.
Mettiamo a bollire l’acqua con il sale grosso. Appena inizia a bollire armiamoci di frusta e, mentre la polenta scende come la neve (gradualmente), giriamo velocemente. Tale modalità eviterà la formazione di grumi. Terminata questa fase cambiamo la frusta con il mestolo, meglio se è di legno ( I love old fashion ). Cuciniamo sul fuoco più dolce 35/40 minuti. Eccoci, la base è già pronta per accompagnare la nostra salsa oppure i legumi; possiamo arricchirla, nella mantecazione finale, con burro e formaggio.
Un’alternativa interessante è quella di versare la “ polenta base” in uno stampo unto con olio o burro. Coprite con la pellicola per evitare croste superficiali e, una volta tiepido, sformate e date sfogo alla vostra fantasia.
Ci sono diverse tipologie di farine di mais in commercio. Io ho usato la bramata perché la trovo autentica. Controllate il retro della confezione per verificare cottura e modalità.
La polenta una volta cotta può essere conservata per ¾ giorni. Scaldata: forno a 160° per 30 minuti.
Fritta in padella, con la farina di mais, le darà un tocco intrigante.